LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Redazione LaRecherche.it
Preghiera degli artisti

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

 

O Signore della bellezza, Onnipotente Creatore di ogni cosa,

Tu che hai plasmato le creature imprimendo in loro

l’impronta mirabile della tua gloria,

Tu che hai illuminato l’intimo di ogni uomo con la luce del tuo volto,

volgi su noi lo sguardo e abbi pietà di noi,

della nostra debolezza, della nostra povertà,

volgi i tuoi occhi sul nostro lavoro, sulle nostre fatiche di ogni giorno,

guardaci, siamo gli artisti, i tuoi artisti.

Siamo pittori, scultori, musicisti, attori, poeti, danzatori,

siamo i tuoi piccoli che amano vivere sulle ali della poesia

per poterti stare più vicino, e per aiutare i fratelli

a guardare più in alto nel tuo cielo

e più in profondità, nel loro cuore.

Perdonaci se siamo fragili e incostanti, ma siamo uomini,

donaci la tua forza, quella che scopriamo nella tua Parola,

quella che sentiamo nella tua grazia,

quella che riceviamo dalla tua Eucaristia,

da quel pane spezzato che è comunione, fraternità e gioia.

Ti preghiamo per noi, per tutti gli artisti, per il mondo distratto,

fa’ che possiamo aiutare tutti gli uomini a scoprire qualcosa di Te,

attraverso la nostra arte.

La nostra vita sia un canto di lode alla tua bellezza

e le nostre opere i raggi luminosi che illuminano le strade degli uomini.

Donaci il tuo perdono e la tua benevolenza,

donaci il tuo Spirito di sapienza e di bellezza,

ispiraci con il tuo amore e la tua grazia,

e donaci ali stupende affinché con l’arte ci innalziamo fino a te.

Te lo chiediamo per Gesù Cristo, Signore e fratello nostro.

Amen.

 

 

 simonetti francesca - 29/07/2014 02:58:00 [ leggi altri commenti di simonetti francesca » ]

Quanti pregiudizi verso il cattolico ed il suo esprimersi con una preghiera piena di poesia e anche di amore per tutti gli artisti!Chi
ha paura dell’eternita’ e della bellezza dell’amore verso Dio?preferisco lasciare aperto il dilemma per far riflettere quanti ancora perseguitano come il primo Paolo. Francesca simonetti




 Ferdinando Battaglia - 02/05/2014 07:33:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Alcuni tra i credenti (cattolici compresi) dichiarano di fare (verbo improprio ma tanto per capirci) o di aver vissuto (verbo più adeguato) un’esperienza di Dio. Ora, pure se si chiedono parole che non siano idee (che in fondo sono elaborazioni esperienziali), tantomeno opinioni ma solo figlie di esperienze (ecco allora, Lorenzo, il grande problema dell’interpretazione, pure delle parole), ecco che quelle proprie di un credente vengono respinte. Penso che nessun pregiudizio, confessionale o ateo, aiuti, non solo il dialogo tra le persone, ma addirittura infici ogni sforzo di autentica ricerca umana e spirituale.
Sono belle le risposte, però ciò che innamora è la bellezza della domanda, un universo di universi.

Grazie Maria, grazie Franca e grazie Lorenzo: ciascuno di voi, a modo proprio, è ingredinte di una lievitazione anche culturale.

 Franca Alaimo - 01/05/2014 23:40:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Carissima Maria, avrei voluto anch’io rispondere come tu hai risposto a Lorenzo, ma mi ha trattenuta, comìè accaduto a te, il timore di offenderlo e di sollevare un vespaio di reazioni, che , come tu dici, non sono utili a nessuno e, soprattutto, spesso perdono di vista l’obiettività.
La cosa più strana che osservo quando parlo di Dio e di religioni con quanti si professano atei è che proprio quest’ultimi che ci accusano di avere i paraocchi, finiscono con l’essere assai più intransigenti di noi credenti. Così, mentre noi apriamo all’ascolto, essi chiudono.
Nessuna difficoltà ho mai sentito nel confrontarmi con un ateo, per il semplice fatto che lo rispetto pienamente, così come vorrei essere rispettata anch’io che credo.
Fu un ateo illuminista a dire che, in nome del principio della libertà d’espressione, avrebbe dato la propria vita pur di permettere al suo avversario di difendere la sua idea.
Perciò anche a me dispiace quel tono troppo perentorio di Lorenzo; anche la scoperta della più alta delle Verità non può essere imposta; si tratta, infatti, di un percorso individuale che non va giudicato mai. A parte il fatto che nessun uomo può dire di averla raggiunta: essa balugina soltanto nella poesia ed in ogni altra forma d’arte, se veramente lo è. La verità, forse, non può essere guardata nella sua totalità così come il Sole che rende ciechi, come l’universo in continua espansione.
Ti abbraccio, Maria, ed ammiro sempre la tua schiettezza e ti voglio bene, così come da qualche giorno ammiro ed amo l’immagine di tua figlia così misteriosamente e poeticamente bella.

 Maria Musik - 01/05/2014 12:46:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Invece, perchè non farla questa discussione? Anche perchè, altrimenti, rimane un tuo soliloquio, Lorenzo.
Sinceramente, non capisco il motivo del tuo accanirti (e non solo in questo spazio). Visto che altrove hai richiesto esperienze reali, ti racconto la mia. Sono credente e, che la cosa ti convinca o meno, questo non esclude la possibilità di far esperienza profonda del proprio sè, la meraviglia (e l’orrore) per l’uomo, l’autocoscienza e neppure la possibilità di vivere la propria fede sentendosi in perfetta armonia con chi ne professa altra o nessuna, di credere pur dissentendo rispetto ad alcune (o molte) delle prescrizioni e consigli che la Chiesa Cattolica (come tutte le altre Chiese o teocrazie) dispensa ai fedeli.
Una cosa è certa, però: l’essere credente mi rende impossibile considerare "al centro dell’universo solo il poeta, vivo o morto, non importa, con la potenza del suo sguardo". Nessuno può concepirsi al centro dell’universo perchè equivale a divenire un Tiranno o, al minimo, un Narciso. L’universo non ha centro: è un tutto, un meraviglioso, mai completamente conosciuto ed esplorato, tutto. E quando credi di averne trovato il centro, questo si sposta altrove. L’uomo, non il poeta, con i suoi bisogni, le sue povertà, le sue incredibili potenzialità, i suoi inalienabili diritti sono la centralità, non dell’universo, ma del mio essere nell’universo, piccola fra i piccoli, tutti grandi perchè portatori di grandezza e dignità. Dove sta Dio e come c’entra? Dio è amore e questo amore io sento e credo.
Quanto alla conoscenza, anche su questo, dissento: la si prende in prestito, la si riceve in dono, la si ruba, la si coglie con lo sguardo ma anche con le mani (c’è una conoscenza che fa venire i calli), ci viene trasmessa dalla tradizione e dall’innovazione, la si acquisisce studiando, meditando, contemplando ma anche "pisciando su un treno" cit. Maggiani, facendo l’amore, cucinando per la famiglia e, persino, (sacrilegio) pubblicando un libro o partecipando ad un concorso poetico.
Scusami se, ora, dovendo scendere sul personale, dovrò essere esplicita: sono convinta che tu abbia tutto il diritto di ritenere la tua esperienza di grande valore (lo è!) ma altrettanto valore possono avere quelle di altri che tentano di trovare scopo e senso per altre vie. Per questo, il sarcasmo corrosivo e l’impietoso giudizio che, a volte (ultimamente più spesso), condiscono i tuoi commenti mi lasciano interdetta e, a volte, mi impediscono di entrare nel vivo della discussione. Anche perchè, riconoscendo la mia tendenza ad essere passionale ed irruenta, evito... non per disinteresse ma per non incorrere nella bagarre che, sempre, non conduce a nulla.

 Lorenzo Mullon - 29/04/2014 18:26:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Bene, tiriamo le somme di questa non discussione che non procede.
Mi dispiace, egregio Monsignore, ma nella mia esperienza diretta, non so nei suoi libri, però la conoscenza presa a prestito non vale, al centro dell’universo non c’è nessun Dio come da tradizione, ma solo il poeta, vivo o morto non importa, con la potenza del suo sguardo.
Insomma, non riuscirete proprio a togliere l’istinto e l’energia all’uomo libero, fatevene una ragione, nonostante i vostri terribili e organizzati sforzi.
Tutti i miei migliori auguri per la sua musica.

 Lorenzo Mullon - 26/04/2014 09:04:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

(in realtà l’ho capito, è perché siamo ancora in fase di allontanamento da noi stessi, la scissione è profondissima, la meraviglia sembra inavvicinabile, non appartenerci proprio, aliena, quindi divina, non umana ... però che buffi che siamo ... )

 Lorenzo Mullon - 26/04/2014 08:54:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

sì, ma perché non si riesce a capire che le nostre profondità siamo noi stessi resta per me un mistero davvero buffo ! !

 Franca Alaimo - 26/04/2014 02:03:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Io, invece, credo che appunto il fatto che l’autore sia un monsignore già inneschi dei pregiudizi anche sulla validità artistica del testo: per esempio, lo stesso Maggiani in certe poesie del suo "La bellezza non si somma", sia pure in modo diverso, dice le stesse cose di Monsignore. E’ chiaro, come ho detto nel mio precedente commento, che si tratta di una preghiera; e trovo che, in relazione a tale genere di scrittura, sia un testo perfino nuovo, in quanto in esso l’autore chiama gli artisti fratelli in nome della celebrazione della Bellezza, cantata come valore estetico oltre che teologico, concetto che manca, per ovvii motivi storici, a San Francesco.
Inoltre, leggendo il testo, a me sembra in sé stesso anche letterariamente riuscito, al di là del suo contenuto.
Ho letto testi "laici" assai meno riusciti di questo, meno limpidi e soprattutto meno autentici, troppo di testa.

 Lorenzo Mullon - 25/04/2014 20:56:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

oh no, cara Maria, come faccio a rinunciare al mio ruolo di rompiscatole provocatorio, non potrei entrare in nessuna redazione... invece stavo rileggendo con altri occhi il testo del Monsignore, e ti dirò che mi sono commosso, pensa a questo musicista, lo immagino come Gregorio Allegri col suo Miserere, innamorato del Signore, vibrante nel suo innamoramento ... ognuno ha i propri codici di interpretazione delle cose, il proprio linguaggio poetico, non importa se il Signore per me è il Sé profondo, non importa se il Monsignore ha scoperto e si è innamorato della profondità di se stesso, e non riesce a darle il suo stesso nome, e non è facile, in questa scoperta riuscire a dare il proprio nome alla meraviglia che siamo, tanto ci appare inconcepibile e stupenda la nostra profondità, è inevitabile che si crei un dualismo, un’innamorata schizofrenia ... però nel superamento dell’ego di superficie, quante lacrime agli occhi, quanto sincero stupore, e amore, sì, che bello !

 Maria Musik - 25/04/2014 10:17:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Caro Lorenzo, sei così attento ad ogni avvenimento che, quasi quasi, ti lascio il posto nella redazione de LaRecherche, che si chiama così per un omaggio a Proust ed alla sua opera, il che include che sia un luogo di ricerca (sì-sì-sì!);-). Comunque, il fatto che lo stile verbale fosse abbastanza clericale, anonimo o meno, non deve - a mio avviso - porci sul chi vive: un artista è un artista anche se veste un abito talare. Ho sentito il bisogno di affermare questo concetto perchè, come lettrice, sto cercando di svestirmi di ogni preconcetto, di pormi con mente "accogliente" rispetto a tutte le proposte: ovvio, che a posteriori, parte l’elaborazione personale che mi fa preferire un testo ad altri o lo rende a me poco gradito... ma per il testo in sè, non per la persona che l’ha ideato. Diciamo che questa è stata l’occasione per comunicare questa "ricerca esperienziale" che mi sono prefissata di perseguire.

 Lorenzo Mullon - 24/04/2014 22:52:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Maria, il nome dell’autore è stato messo due giorni dopo la pubblicazione, non si sapeva di chi fosse.

Sì, sarebbe bello discuterne un po’, magari ne vengono fuori nuove intuizioni, la ricerca è sempre una cosa utile, si chiama La Recherche apposta, no-o? ( oltre a tutti i riferimenti al nostro Marcellino e alla sua memoria emozionale)



 Maria Musik - 24/04/2014 19:48:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Non è uno stile che mi si confà nè dal punto di vista linguistico nè come preghiera ma è, comunque, l’espressione di fede di una persona, di un artista perchè, sino a prova contraria, anche un Monsignore è una persona ed un artista. Il sacerdote Marco Frisina è un compositore di musica sacra (visto che c’è scritto proprio qui sopra "Scrivi un commento al testo di Monsignor Marco Frisina" non mi pare un’intuizione che faccia parte della gerarchia ecclesiastica). Quindi, pur confermando che il testo "poetico" non mi piace, trovo che lo si possa accostare in modo critico ma non preconcetto.
Quanto al discorso sulle idde, il mondo delle idee e la filosofia che, mi pare, sia particolarmente "caro" a Lorenzo in questo periodo vorrei affrontarlo ma in altro contesto, magari in una sorta di dibattito.

 Franca Alaimo - 24/04/2014 19:16:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Faccio mia questa poesia così bella, così profonda, così gioiosa.
Anche papa Giovanni Paolo scrisse delle cose bellissime per gli artisti, che hanno il compito di celebrare la Bellezza, cioè di ripetere per chi non sa ascoltare il canto della Vita.

 Lorenzo Mullon - 22/04/2014 15:53:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

sono d’accordo, Franco, di sicuro è qualcuno all’interno di una gerarchia, e giusto perché mi sento provocatorio - e cos’altro dovrebbe essere un artista? di fronte ad una umanità di dormienti, nutriti a forza con idee convenzionali - aggiungerei che il paradiso arrivi qui subito, adesso, o crolli, soprattutto come idea ... non c’è niente di peggio del mondo delle idee ... come diceva un grande maestro zen, preghiamo Dio che ci liberi dall’idea di Dio

 franco - 22/04/2014 13:31:00 [ leggi altri commenti di franco » ]

L’ autore è ignoto..
Ma non credo sia stato un artista, forse un ecclesiastico.
E’ letta molto spesso da artisti come commemorazione ad altri artisti.
Io non sono "artista", suonicchio la chitarra ma non certo a livello artistico, ma se lo fossi non la vorrei.
Un artista "sa" queste cose, le "sente" e le fa. Sia che preghi o no. Forse fa più piacere a chi le recita.
Franco.

"Non vado in chiesa a mormorare, d´altra parte le chiese sono sempre vuote. Non prego. Ma credo che Dio sia qui con me. Ne avverto la presenza, annuso il suo odore, sento dentro di me la pace divina. Due cose sopra tutte mi convincono dell’esistenza di Dio: che non sono padrona delle mie volontà e che l’Oceano Pacifico non possono averlo creato gli scienziati. Mi basta questo. Nego l’aldilà e la resurrezione. Se guardo tutto ciò di meraviglioso che Dio ha creato su questo terra, come posso credere che mi regali anche il paradiso?"

A. Merini

 Lorenzo Mullon - 22/04/2014 10:32:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

scriverei "fa che possiamo aiutare tutti gli uomini a scoprire qualcosa di sé, attraverso la nostra arte"

al centro l’uomo

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.